Alunni con 104
Interventi particolari per allievi disabili.
1. Quadro Normativo
L’inserimento dei disabili nella scuola italiana inizia già nei primi anni sessanta quando vengono istituite (1962) le classi differenziali che, per l’epoca, rappresentarono un notevole passo avanti: i ragazzi disabili, anche se accolti in classi separate, venivano inseriti nella “scuola comune” (statale).
In seguito alle contestazioni del ’68 viene messa a punto una normativa avanzata in materia di handicap. Vengono criticate le classi differenziali. Si comincia a parlare dei diritti dei disabili e si registra una notevole sensibilizzazione a tutti i livelli della società. Viene istituito un ufficio speciale per i disabili presso il Ministero della Pubblica Istruzione.
La legge 517 del 1977 è il primo testo legislativo che regola in modo completo l’integrazione scolastica. Viene sancita l’abolizione definitiva delle classi differenziali: i ragazzi disabili devono essere accolti nelle classi comuni ed assolvere l’obbligo scolastico dai 6 ai 14 anni.
Con l’inserimento degli alunni disabili nelle classi comuni si pone il problema dell’accoglienza e si avverte l’esigenza di formare dei docenti con competenze specifiche. Vengono istituiti dei corsi di specializzazione post-laurea, della durata di due anni, che prevedono una preparazione pedagogica, metodologica e psicologica capace di fornire competenze didattiche oltre che disciplinari. In tutti i documenti ministeriali si afferma che l’insegnante specializzato non è l’insegnante del ragazzo con handicap, ma è invece un docente di sostegno alla classe, assegnato al fine di favorire quelle situazioni organizzative mirate a realizzare il processo di integrazione (C/M 199/79).
Un’altra tappa fondamentale nell’integrazione dei ragazzi disabili nella scuola è rappresentata dalla Circolare Ministeriale 262/88 che sancisce in maniera prescrittiva l’accesso dei ragazzi disabili alle scuole secondarie.
Nel 1992, con la Legge Quadro n.104, si riordina tutto ciò che concerne l’handicap: settore sociale, sanitario, scolastico e lavorativo. La legge 104/92 prevede, per l’inserimento degli alunni disabili negli istituti scolastici statali, la seguente documentazione:
- Certificazione di handicap redatta dal N.P.I. della ASL di competenza
- Diagnosi Funzionale: raccoglie i dati anamnestici, clinico-medici, situazione familiare e sociale, i livelli raggiunti nelle diverse aree e il loro potenziale sviluppo. Descrive e indica le potenzialità residue a livello cognitivo, motorio, affettivo)
- Profilo Dinamico Funzionale: indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive dell’alunno e mette in rilievo le difficoltà di apprendimento e le possibilità di recupero.
- P.E.I.*: redatto dal gruppo di lavoro formato da :
- Consiglio di Classe (tutti gli insegnanti)
- N.P.I.
- Assistente sociale
- Dirigente scolastico
- Genitori dell’alunno
- Educatore scolastico e domiciliare (se presente)
- Insegnante di sostegno
E’ necessario che gli alunni diversamente abili siano in possesso di un’autorizzazione, rilasciata dal neuropsichiatra, in cui venga certificata la idoneità dell’allievo/a a partecipare alle lezioni nei laboratori di indirizzo (Cucina, Sala-Bar, Accoglienza turistica) in quanto è in grado di agire nel rispetto delle persone e delle attrezzature che vengono utilizzate.
2. Interventi particolari per allievi disabili
Il nostro istituto si muove nella prospettiva dell’integrazione già a partire dai primi anni ’90, quando, nella scuola superiore sono iniziati i primi inserimenti di alunni disabili. Si tratta di ragazzi con patologie diverse (handicap lievi, medio-gravi e gravi; handicap di tipo cognitivo e psico-fisico) che, nella nostra scuola possono acquisire competenze utili per l’inserimento nel mondo lavorativo.
Nel nostro istituto sono inseriti attualmente 110 alunni diversamente abilii su un totale di circa 1200 alunni: in ogni classe sono presenti uno o più alunni disabili.
L’inserimento di questi alunni è una realtà dove insegnanti, specializzati e curricolari, condividono la responsabilità dell’integrazione, predisponendo piani di attività e progetti specifici.
All’interno dei Consigli di classe i docenti, insieme all’equipe socio-sanitaria stendono il Piano Educativo Individualizzato (PEI) dove vengono individuati gli obiettivi dell’area cognitiva e non cognitiva e si stabilisce se l’alunno può seguire un percorso semplificato o differenziato, cioè svincolato dai Programmi Ministeriali, sempre attento però allo sviluppo integrale dell’alunno.
Secondo quanto definito dall’O.M. del 21/04/1997 n. 266, che stabilisce i parametri della valutazione finale legata al conseguimento del titolo legale di studio, nei casi in cui è prevista la programmazione differenziata, a fine ciclo scolastico, verranno rilasciati un attestato di frequenza e un certificato di crediti formativi. Nei casi in cui è prevista una programmazione semplificata, si avrà il conseguimento del relativo titolo di studio.
3. I progetti
Nel corso degli anni i docenti di sostegno hanno portato avanti all’interno dell’Istituto, dei progetti che consentito di creare “spazi didattici” adeguati alle caratteristiche e ai bisogni degli alunni disabili favorendo una reale integrazione che parte, in primo luogo, dalla promozione delle potenzialità emergenti degli alunni stessi. Questa modalità lavorativa, oltre a garantire una maggiore flessibilità dell’offerta formativa, ha permesso di migliorare notevolmente la fruizione del tempo-scuola ottimizzando le risorse disponibili.
Tutto ciò ha favorito un miglioramento delle capacità manuali, comunicative e creative degli alunni rafforzandone le competenze operative nei settori di cucina e sala-bar, facilitando un loro positivo inserimento nel mondo socio-lavorativo.
A cura della Commissione Diversa Abilità
(*) Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) è il documento più importante dove si programma l’intervento educativo personalizzato per il singolo alunno. Qui sono elencate le capacità di base del ragazzo, e partendo da queste si stabiliscono gli obiettivi per ogni area disciplinare; gli strumenti che si andranno ad utilizzare, le metodologie. Gli interventi proposti nel PEI sono finalizzati alla realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e integrazione scolastica dell’alunno.
Esame di Stato